Prima di iniziare una terapia informatevi sul tipo di approccio. Ascoltate le vostre percezioni verso il terapeuta e gli strumenti che usa per far evolvere la vostra personalità e la vostra conoscenza di voi stessi.
L’approccio sistemico relazionale che pratico, si distingue da altri approcci per il suo modo di considerare le relazioni umane. In effetti, il paziente non é il solo elemento analizzato nella ricerca. Il terapeuta accorda un’importanza ai differenti sistemi di cui fa parte (familiare, professionale, sociale, ecc.). Questa persona é influenzata alle volte dalle sue intenzioni, quelle degli altri e quelle dei possibili ambiti e/o del sistema.
Il soggetto é contestuale e grazie al linguaggio e alle relazioni interagisce con il suo contesto.
Non si può non comunicare, ogni gesto, comportamento, linguaggio o non, sono un messaggio per il contesto in cui interagisce. Quando la comunicazione diventa disfunzionale, si é di fronte a un «paziente designato» colui che il sistema designa come paziente, colui che ha una funzione per mantenere il sistema funzionante.
Il terapeuta sistemico utilizzerà degli strumenti pratici che permetteranno di capire il funzionamento del sistema che divenuto patologico, nuoce a un componente. Grazie al contesto terapeutico si innescherà il cambiamento che potrà far evolvere il sistema. L’individuo in sofferenza potrà cosi ritrovare un suo posto all’interno della sua vita e del suo contesto.
La laurea in psicologia non da l’approccio di riferimento. Solo dopo successivi 4 anni di studio universitario e un lavoro personale si diventa psicoterapeuti nell’approccio scelto.
L’approccio sistemico relazionale é quello che pratico dal 2009.
Gli autori principali che hanno fondato questo orientamento, a partire dalla fine degli anni ’50 al Mental Research Institute di Palo Alto, sono Paul Watzlawick e Gregory Bateson.
Le caratteristiche principali di tale approccio teorico sono l’importanza data alla comunicazione: “è impossibile non comunicare” secondo uno degli assiomi della comunicazione di Paul Watzlawick, e il concetto di sistema.
Il sistema può essere definito come un insieme di parti che costituiscono tra loro relazioni. Il comportamento delle diverse parti del sistema risulta influenzato dal legame in cui sono coinvolte. I sistemi sono differenti dalla somma delle loro parti, e l’analisi delle singole parti non porterebbe alla comprensione del sistema.
In psicoterapia la teoria sistemica ha dato vita all’approccio sistemico-relazionale, in cui l’individuo è visto come parte integrante dell’evoluzione del sistema familiare di cui fa parte.
In Italia un importante contributo a questo filone applicativo è stato fornito dalla psichiatra milanese Mara Selvini Palazzoli e dalla cosiddetta Scuola di Milano.
In Francia lo psichiatra Philippe Caillé ha permesso di andare piu lontano con l’approccio sistemico introducendo gli oggetti fluttuanti, strumenti che mettono in movimento il sistema da analizzare.
Sulla scia di questi studi posso impiegare delle mediazioni tra implicito ed esplicito utilizzando alcuni strumenti che ho creato o ho scoperto in questi anni di pratica.
Per gli Psicoterapeuti interessati c’è la possibilità di apprendere la tecnica del Mandala delle Stagioni per utilizzarla in terapia.
Richiedi informazioni scrivendo a info@mandaladessaisons.com