L’anno 2023 é stato contraddistinto dalla mia partecipazione al Diploma Universitario “Lutto e lavoro del lutto” presso l’istituto etico dell’ ile de France alla università Paris Saclay.
Questo diploma mi dà la possibilità di ampliare le mie conoscenze e di poter accompagnare i miei pazienti in una fase della loro vita drammatica.
Teorie, esperienze e strumenti mi hanno permesso di maturare e far crescere all’interno di me questa consapevolezza della morte.
L’idea di iniziare a essere una cellula divulgativa del concetto di morte per poterlo trattare senza tabou o paura é stata la base delle messa in pratica dell’incontro presso l’associazione Azur Oxalis.
Il gruppo di lavoro di questa associazione nizzarda capitanato da Orlando Bernardi é molto attivo e grazie allo spirito e alle competenze della mia collega Margaret Monnet terapeuta in massaggio shatzu é stato possibile offrire un seminario interattivo.
Una prima struttura inquadrante la morte su un piano storico, filosofico e spirituale ha lasciato poi spazio a una sorprendente dinamica partecipativa in cui i presenti , molto numerosi, hanno espresso le loro paure, esperienze e percezioni rispetto a questo tema tanto trascurato.
L’obiettivo é stato raggiunto la morte é stato un soggetto di discussione e senza paura abbiamo capito che é possibile nominarla e imparare cose antiche grazie all’esperienza e all’intuizione di che prima di noi ci si é dovuto confrontare.
Avremmo il 25 maggio un secondo incontro in cui studieremo i modelli di attaccamento tra individui ( madre/figlio) per capire meglio il funzionamento di ognuno rispetto alla relazione con l’altro.
Inoltre discuteremo il mandala delle stagioni che abbiamo colorato sul tema della morte in questo incontro .
Ringrazio l’associazione Azur Oxalis per averci dato l’opportunità e per essere su nuovi progetti divulgativi e d’accompagnamento in ambiti in cui c’é tanta solitudine.
La riflessione comune su temi difficili aiuta a capire e ci mostra che é possibile andare piû lontani nella conoscenza.
La conoscenza resta l’antidoto della paura.